Una questione di stile: il cinema di WONG KAR-WAI

Giugno 15, 2022 2:33 pm

DAL 13 AL 20 LUGLIO AL CINEMA 4 FONTANE IN VERSIONE ORIGINALE SOTTOTITOLATA

Un prezioso percorso monografico. Un viaggio nella bellezza e nel cinema. Un sogno ad occhi aperti in un periodo storico in cui sognare è tanto urgente quanto imprescindibile. C’è tanta voglia di bellezza. C’è tanta voglia di cinema al cinema. C’è tanta voglia di Wong Kar Wai. UNA QUESTIONE DI STILE – IL CINEMA DI WONG KAR WAI IN VERSIONE RESTAURATA, questo il titolo della rassegna, diventa anche e soprattutto l’occasione per celebrare il cinema al cinema (tutti i titoli sono stati restaurati grazie a un lavoro meticoloso curato dallo stesso regista) e per far conoscere Wong Kar Wai alle nuove generazioni.

Ricordate quell’aforisma: nessun uomo cammina due volte nello stesso fiume, perché il fiume non è lo stesso fiume e lui non è lo stesso uomo? Dall’inizio alla fine dei restauri, queste parole mi hanno aiutato a vedere l’intero progetto come l’opportunità di trasformare il lavoro del passato in un lavoro nuovo. E adesso vorrei invitare il pubblico a vivere questa esperienza assieme a me, ripartendo da zero, perché questi non sono più gli stessi film e noi non siamo più lo stesso pubblico.”
Wong Kar Wai

13 luglio   

14 luglio  

15 luglio   

16 luglio

17 luglio   

18 luglio

19 luglio

20 luglio  


I titoli della rassegna “Una questione di stile – Il cinema di Wong Kar Wai in versione restaurata”:

HONG KONG EXPRESS  
Con Brigitte Lin, Tony Leung, Faye Wong, Takeshi Kaneshiro.  Hong Kong, 1994, 102′ – Restaurato 4K
Quelli che, nell’anno d’oro dei Soliti sospetti e di Seven, si sono innamorati di un film caduto giù da Marte. Quelli che lo hanno visto al cinema, quelli che lo hanno “ereditato” dal fratello maggiore, quelli che, ancora più tardi, lo hanno trovato in una piccola videoteca. Insomma: quelli che il cinema asiatico sarà (per sempre) una parrucca bionda, un paio di occhiali scuri e molti barattoli di ananas! Ecco Hong Kong Express. Un capolavoro. Un cult. Un’indimenticabile avventura metropolitana scandita dalle note di California Dreamin’.

HAPPY TOGETHER 
con Leslie Cheung e Tony Leung – Hong Kong, 1997, 96′ – Restaurato 4K
Po-wing e Yiu-fai sono una coppia. Una coppia gay che decide di spostarsi da Hong Hong all’Argentina in cerca di futuro. Po-wing e Yiu-fai non potrebbero essere più diversi, nonostante il fortissimo legame, e sui loro tormenti, sulle loro distanze, Wong Kar Wai costruisce splendidamente Happy Together: la cronaca di un amore tanto desiderato quanto impervio, doloroso, con la celebre canzone dei Turtles chiamata a giocare di contrappunto. La coppia reggerà agli urti della nuova vita o la celebre scena del tango sarà solo il presagio di un inevitabile addio?

ANGELI PERDUTI 
con Takeshi Kaneshiro, Leon Lai e Michelle Reis Hong Kong, 1995, 99′ – Restaurato 4K
Due piccole storie tagliate fuori da Hong Kong Express (dovevano dare vita al terzo episodio) che crescono e, quasi per magia, diventano un altro capolavoro. Due piccole storie di angeli caduti, non perduti come vorrebbe il titolo italiano, che crescono e disegnano due grandi ritratti di solitudini metropolitane. Fallen Angels ci svela il lato pop e postmoderno di Wong Kar Wai, capace di sensualità e di aggressività, capace di cambiare sguardo e stile, con la macchina da presa che viaggia dentro il buio di una città deserta e dentro il buio delle sue anime. Non meno deserte.

DAYS OF BEING WILD 
con Leslie Cheung, Maggie Cheung e Andy Lau Hong Kong, 1990, 100′

As Tears Go By fa una promessa, promette che Wong Kar Wai “diventerà” Wong Kar Wai, e Days of Being Wild la mantiene. Opera seconda e (appunto) già perfettamente a fuoco, anche questa inedita in Italia, Days of Being Wild è un’intensa riflessione sul Tempo e sull’Amore. Due temi che troveranno pieno compimento con In the Mood for Love e 2046. Wong Kar Wai si rivolge ancora alla musa Maggie Cheung e al divo Andy Lau, affiancando loro il grande Leslie Cheung e, in un cameo, il futuro signor Chow: Tony Leung Chiu-Wai. Maggie e Tony, la divina coppia di In the Mood for Love. Dieci anni prima.

AS TEARS GO BY
con Maggie Cheung e Andy Lau Hong Kong, 1988, 102’
C’è sempre una prima volta. E questa è la prima (folgorante) volta di Wong Kar Wai, rimasta finora inedita per il grande schermo italiano. Un’opera di genere che, sebbene figlia commerciale degli anni Ottanta, oltrepassa e riscrive il genere, mettendo in circolo la linfa di quello che diventerà (semplicemente, definitivamente) “il cinema di Wong Kar Wai”! As Tears Go By, una gangster-story dominata dalle geometrie del desiderio e del destino, vede brillare le stelle di Maggie Cheung, Andy Lau, Jacky Cheung. E tutto funziona. È il film che avrebbe girato Scorsese, da giovane, se fosse nato a Hong Kong.

IN THE MOOD FOR LOVE
con Maggie Cheung e Tony Leung Hong Kong, 2000, 98′ – Restaurato 4K
Hong Kong, primi anni Sessanta. Un uomo e una donna. Due dirimpettai che si trovano a vivere un amore casto e segreto. Due attori meravigliosi che spalancano le porte dell’Occidente alla bellezza del nuovo cinema asiatico (Tony Chiu-Wai Leung, ricordiamo, è stato incoronato al Festival di Cannes). Un melodramma intenso e raffinatissimo che, non occorre dilungarsi oltre, ha davvero fatto storia… Pochi sanno raccontare i sentimenti come li racconta Wong Kar Wai, traducendoli in pura essenzialità, e In the Mood for Love rimane ancora oggi un modello. Inimitabile.

2046 – Cina, 2004, 120’

Inizialmente realizzato come un continuum dell’acclamatissimo In The Mood For Love, 2046 ha, in seguito, conquistato una dimensione propria. La storia di un uomo che ha amato appassionatamente e che cerca disperatamente di convivere con l’idea che non si può tornare indietro. L’intramontabile Kar-Wai dirige una maestosa opera fatta di giochi di sguardi, corpi che si sfiorano e vorticosi dejà-vu.

 UN BACIO ROMANTICO – Francia, Cina, Hong Kong, 2007, 111’

Primo film in lingua inglese del maestro Kar-Wai che dirige Jude LawDavid StrathairnNatalie Portman in un road movie appassionante. Come nelle sue opere precedenti, il regista cinese, esplora l’universo dei sentimenti, l’intimità umana e l’incomunicabilità tra gli individui. Lo fa attraverso Elizabeth e Jeremy, due sconosciuti che, attraverso il confronto con l’altro, impareranno molto di loro stessi.

 

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