Estasi di un delitto

Tra i film più sovversivi e spiritosi di Buñuel, Estasi di un delitto è uno studio sulla perversione sessuale di un artista mancato. Spinto da un desiderio insaziabile quanto frustrato di ammazzare le donne che lo attraggono, il debosciato Archibaldo de la Cruz vede ostacolati in modo bizzarro i suoi sforzi per diventare un assassino seriale. Il grande interesse di Buñuel per la psicoanalisi è evidente in tutto il film, a partire dalla sequenza ipnotica sull’infanzia del protagonista raccontata in flashback al numero cospicuo di fantasie sessuali che ricorrono nella storia. L’attrice cecoslovacca Miroslava si suicidò poco dopo la fine delle riprese del film e, per una macabra coincidenza, la prima del film ebbe luogo lo stesso giorno in cui la donna veniva cremata. Ma la coincidenza più macabra – e degna di Buñuel – è la scena in cui viene dato fuoco a un manichino con le sembianze dell’attrice.

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