Pieraccioni, Zanasi e Mastandrea: Commedie e Storie all’italiana da non perdere!

Novembre 29, 2018 4:59 pm

Tre autori del cinema italiano ti aspettano nelle nostre sale. Risate, emozioni, acute riflessioni e un pizzico di follia sono gli ingredienti che ti faranno amare questi film. Tre film diversi che in realtà parlano del nostro bel Paese. Vizi e virtù. Trasformazioni e antiche tradizioni. Politica e Religione. Di seguito trailer  e sinossi di una tripletta da campioni.

SE SON ROSE

Cosa succederebbe se qualcuno mandasse di nascosto alle tue ex dal tuo cellulare: “Sono cambiato. Riproviamoci!”? È quello che accade a Leonardo Giustini (Pieraccioni) giornalista che si occupa di tecnologia e innovazione per il web. Sua figlia, stanca di vedere il padre campione di un’inarrestabile rincorsa al disimpegno, decide di mandare il fatale messaggino. E come zombie usciti dalle tombe dell’amore, alcune delle ex incredibilmente rispondono all’accorato appello e quella che era nata come l’innocua provocazione di un’adolescente si trasforma in una macchina del tempo. Per Leonardo, barricato nel fortino delle sue pigre certezze tra divano, involtini primavera e computer, sarà un emozionante e divertente viaggio nel passato e nel presente.

 

RIDE

Dopo averlo visto in The Place, Tito e gli alieni e nel più recente Euforia, il poliedrico Valerio Mastandrea debutta alla regia con Chiara Martegiani, Renato Carpentieri, Stefano Dionisi, Arturo Marchetti e con Milena Vukotic.  Per il debutto dietro la macchina da presa, ha pensato di creare l’attesa di un funerale. Una domenica di maggio, a casa di Carolina si contano le ore. Manca un solo giorno e dovrà salutare per l’ultima volta suo marito. Tutti vogliono sapere come sta, ma Carolina non piange: Ride. Perché non riesce a piangere? Perché non impazzisce dal dolore? Manca un giorno solo al funerale e tutti si aspetteranno una giovane vedova devastata. Carolina non può e non deve deludere nessuno, soprattutto se stessa. Ciò che accadrà sarà imprevedibile e destabilizzante.

 

TROPPA GRAZIA

Troppa Grazia: la commedia surreale di Zanasi che porta il rapporto con la fede e la spiritualità sotto un’altra ottica, completamente diversa a tutto quello che si è già visto. A metà strada fra il magico e l’ironia Zanasi descrive una storia di fede, spirituale della nostra quotidianità strizzando gli occhi agli ecomostri e alle catastrofi ambientali. Lucia è una geometra che vive da sola con sua figlia. Mentre si arrangia tra mille difficoltà, economiche e sentimentali, il Comune le affida un controllo su un terreno scelto per costruire una grande opera architettonica. Lucia nota che nelle mappe del Comune qualcosa non va, ma per paura di perdere l’incarico decide di non dire nulla. Il giorno dopo, mentre continua il suo lavoro, viene interrotta da quella che le sembra una giovane “profuga”. Lucia le offre 5 euro e riprende a lavorare. Ma la sera, nella cucina di casa sua, la rivede all’improvviso, davanti a lei. La “profuga” la fissa e le dice: “Vai dagli uomini e dì loro di costruire una chiesa là dove ti sono apparsa…”

 

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